Contro la
vendetta
(9° e 10°
Giorno)
Nessuno
subisce
l’odio e un
insulto
altrui senza
averlo
meritato.
Se non vedo
il motivo di
questo odio
o di
quell’insulto
vuol dire
soltanto che
sono miope e
la logica mi
dice di
perdonare
perché non
si spegne un
fuoco
soffiandovi
sopra e
aggiungendovi
altro
combustibile.
Solo così,
con il mio
doloroso
perdono al
quale
obbligo il
mio amor
proprio,
provocherò
quel lampo
di luce che
si poserà
sul cuore
del mio
nemico
facendovi
germogliare
il rimorso e
il
pentimento.
Così agendo
sarò
veramente
superiore,
conserverò,
malgrado
tutto, la
serenità del
mio aspetto,
del
sentimento,
del pensiero.