Contro la
cupidigia
(11° e 12°
Giorno)
Si può
essere avaro
e cupido
senza essere
ricco.
Qualunque
passione è
cupida:
chiunque
accaparra
felicità,
ricchezza,
notorietà o
qualsiasi
altra cosa
per sé
stesso
defrauda gli
altri.
Non prenderò
dunque
alcuna altra
cosa oltre
quello che
mi necessita,
ma quando
darò imiterò
sempre la
divina
provvidenza
che, ai suoi
doni,
aggiunge
sempre
qualcosa di
più.
Aggiungerò
anch’io,
alle mie
rinunce, il
superfluo di
un sorriso o
di una
parola
affettuosa
perché, non
ammassando
cose
spiritualmente
improduttive,
mi sentirò
più leggero
e più felice.